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SALDI… “BLACK FRIDAY” … OFFERTE ONLINE...

Aggiornamento: 15 gen 2019


Quante volte hai sentito il bisogno di fare shopping anche se non eri spinto da una vera e propria necessità del prodotto? Cosa accade dentro di te quando senti parlare di “Black Friday”, di “Saldi”, di “Offerte scontatissime” o di “Offerte online”? Sono una tentazione ogni volta che ti connetti a internet? O ti connetti a internet proprio perché sei tentato di fare acquisti? ...

Quanto incide questo bisogno di acquistare sul tuo benessere di Vita e sul tuo conto bancario?



A prescindere dalla necessità o meno di avere quel prodotto, è un fenomeno sempre più diffuso la dipendenza da shopping e si manifestata con maggiore incidenza sotto forma di acquisti online, ossia attraverso l’accesso a internet. L’impulso, la preoccupazione e il comportamento percepito come irresistibile, intrusivo o insensato di acquistare continuamente oggetti spesso inutili o di cui non si ha effettivo bisogno sono spesso espressioni di un disturbo riconosciuto anche dal Manuale dei Disturbi Mentali (DSM) come “Dipendenza comportamentale” e che provoca un marcato stress e interferisce sul funzionamento personale, sociale e lavorativo del soggetto. Per queste persone “acquistare” diventa un bisogno impellente, una sensazione crescente di tensione che inizialmente appaga e gratifica ma che poi provoca un senso di colpa e rimorso e talvolta determina problemi finanziari davvero gravi (indebitamento, bancarotta). Il soggetto sperimenta piacere e sollievo durante la messa in atto del comportamento perché i sentimenti di grandiosità, insieme alle fantasie anticipatorie che tipicamente accompagnano chi acquista, appagano ma nello stesso tempo riducono la capacità di valutare gli effetti negativi e i danni personali e sociali che ne derivano e collimano in un senso di colpa e di rimorso percepito. Pur avendo la consapevolezza di quanto accade e di cosa si andrà incontro, manca la capacità di controllare il proprio impulso e lo scarso controllo percepito innesca un vissuto di ansia e di frustrazione che a sua volta alimenta un circolo vizioso negativo, un meccanismo di dipendenza molto difficile da interrompere o da moderare autonomamente. Lo shopping compulsivo colpisce prevalentemente le donne (circa 80%) con un’età di esordio verso i 20 anni ma il disturbo si conclama circa un decennio dopo ed è di tipo cronico-recidivante, con diversi gradi di intensità e senza periodi di remissione. Secondo un modello di interpretazione “Bio-psico-sociale” vissuti come la noia, lo stress e l’ansia, in soggetti predisposti da altri fattori (tratti di personalità, familiarità, esposizione precoce e altro) possono innescare un processo di dipendenza da alcune sostanze e/o comportamenti che si traduce in vere e proprie forme compulsive di comportamento disfunzionale. Una giusta identificazione di questi comportamenti, la consapevolezza che sono disfunzionali alla propria vita e la possibilità, grazie al giusto supporto, di sviluppare strategie per far fronte al problema, rappresentano una sfida del soggetto alle difficoltà della vita, una capacità di ristrutturazione delle proprie risorse e dei propri pensieri distorti e una efficace prevenzione rispetto altre forme di dipendenza come quella affettiva, da sostanze, o da gioco.

Dott.ssa Nadia Grotto

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