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  • nadiagrotto

RIVOGLIO LA MIA VITA


Vorrei poter uscire.. come prima

Trovare gli amici.. chiacchierare e scherzare con loro

Vorrei partire per un viaggio… lontano.. la’ dove il tempo è “fuori tempo”… libero… dove non devo preoccuparmi dell’orario di rientro.. dove posso muovermi.. assaporare colori e profumi… ridere e scherzare senza ingombri di mascherine

senza preoccuparmi di stare lontano dagli altri

… senza sentire gli occhi di altri che ti guardano.. puntati… staccati… talvolta intrusivi


Vorrei poter uscire.. come prima

tornare a ballare.. a suonare… a nuotare in piscina …

a cantare a squarciagola… ansimare nel tapirulan della palestra


Vorrei poter uscire… come prima

per una cena.. una pizza… una serata con gli amici.. quelli di sempre o quelli nuovi

Portare via la mia famiglia… o stare con la persona che tengo a cuore…

tutto come un tempo

… fare tutto ciò che prima era soltanto “ordinario quotidiano”


L’allarme del Bambin Gesù: “ i giovanissimi si tagliano e tentano il suicidio: mai così tanti. Posti letto occupati al 100% da tentativi di suicido, non mi era ai successo. Al pronto soccorso un ricovero al giorno per “attività autolesionistiche” (dr. Stefano Vicari, Responsabile Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma)


Aumentano i casi di disturbi alimentari, in questo periodo di emergenza coronavirus, "addirittura del 30% così come purtroppo della stessa percentuale è aumentato il tasso di mortalità": dati forniti in una intervista al Messaggero Umbria da Laura Dalla Ragione, direttore del Centro disturbi del comportamento alimentare di Todi


La pandemia infetta non solo il corpo ma anche la mente: la paura del contagio e la crisi socioeconomica in atto moltiplicano esponenzialmente il disagio psichico. In chi è entrato in contatto con il virus aumenta fino a 5 volte la probabilità di sintomi depressivi e si stima che nei prossimi mesi possano emergere fino a 800 mila nuovi casi di depressione


Nella vita di prima succedevano cose impensabili che oggi sono impossibili, mentre allora erano solo imprevedibili. Andavi a una cena e incontravi l’amore della vita oppure un cretino - statisticamente più il secondo che il primo - ma in entrambi i casi avevi aggiunto un nome in agenda e una riga al libro delle tue esperienze. Adesso puoi uscire di casa soltanto per vedere congiunti e amici in modica quantità.

Da bambino mi ruppi malamente un braccio cadendo dalla bici e ricordo ancora benissimo la sensazione che provai appena mi tolsero il gesso. Il mio cervello si rifiutava di credere che certi gesti, un tempo normali, fossero tornati possibili e continuava a rivolgersi all’altro braccio per ogni evenienza. A quello ingessato non bastò guarire. Dovette reimparare a esserlo. La lunga inattività aveva ristretto la sua zona di conforto: temeva qualsiasi contatto e qualsiasi imprevisto, scambiandolo per un’invasione di campo in grado di attentare alla sua integrità ritrovata. Anche a noi toccherà reimparare ad avere fiducia negli altri e prima ancora in noi stessi (Massimo Gramellini)

Comincia da adesso…

coltiva la tua bacheca desideri…

Tieni viva la tua mente e dà forza al tuo credere

già ora… si può ricominciare!


Dott.ssa Nadia Grotto

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