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  • nadiagrotto

INSICUREZZA




La sensazione di non avere il coraggio di fare una cosa

eppure si vorrebbe

quella voce dentro che dice… “e se poi và male..se poi non ce la faccio

e se poi..

sentirsi sempre nell’incertezza






Il dubbio sul nostro “essere all’altezza” delle situazioni e non sentirsi in grado di svolgere un compito o affrontare una scelta senza la paura che immancabilmente incombe e che ci frena è insito in molti di noi e spesso ci condiziona, talvolta al punto da bloccare il nostro agire o farci accettare situazioni di compromesso “fallimentari”.

Ovviamente il pensiero di sentirsi inadeguati non genera emozioni positive e ci ritroviamo frequentemente a fare i conti con tristezza, vergogna e senso di colpa.


Perchè siamo insicuri?

Perchè gli altri riescono a “lanciarsi” in una nuova storia e stare meglio.. e noi no?


Se facciamo affidamento agli studi condotti da Bowlby, il ruolo e la relazione instaurata da piccoli con la figura materna, quella di attaccamento, ci può essere di aiuto per capire quanto la nostra insicurezza abbia radici sin dall’infanzia. La percezione che avevamo da piccoli di poterci affidare alla figura di accudimento, sentendoci protetti accanto a chi ci aiuta, a chi ci rassicura, a chi crede in noi, è di sviluppo verso una percezione di sicurezza, quella che poi ci accompagna nel corso della vita.

Quello che poi accade nel tempo, plagia e conferma il nostro sentirsi capaci o incapaci nell’affrontare una determinata situazione.

Molte sono le situazioni che nel corso della nostra vita ci portano a dover decidere... molte rappresentano scelte importanti.. importanti perché definiscono quello che siamo e quello che viviamo.

Pensiamo alle tante relazioni di coppia “tenute in ballo” solo perché non si ha il coraggio di mollare, di lasciarlo/a, anche quando tutto non funziona, anche quando la sofferenza è continua ed è palese agli occhi di tutti.

Pensiamo alle tante situazioni lavorative, di quel posto di lavoro che non soddisfa .. che talvolta angoscia.. avvilisce o addirittura annienta. Solo sindrome del burnout?

Eppure un riscatto ci sarebbe.. eppure l’idea di cambiare non sarebbe poi così assurda, molti lo fanno.. non stà scritto da nessuna parte che siamo destinati a perire in quel posto.

Eppure non si riesce a cambiare, a lasciare il certo per l’incerto.. a lanciarsi in una nuova sfida.

Siamo davvero in quella che viene definita “zona confort”?

O ci ritroviamo in una zona palude solo per paura di scoprire cosa c’è fuori?

Quello che è fuori.. effettivamente è fuori controllo.. non sappiamo com’è.. e per poterci fidare è richiesto coraggio, determinazione e sicurezza.. quella che non abbiamo ancora sviluppato.


L’incertezza può essere insita in ciascuno di noi ma così come è stata creata così può essere esorcizzata. Riuscire a fare un salto oltre l’imprevedibile può essere la svolta decisiva e funzionale per riuscire a cambiare vita.. per uscire da una relazione infelice.. per trovare un lavoro migliore.. per riuscire davvero a riscattare la nostra unica esistenza.

La palude non è poi così sicura!


Dott.ssa Nadia Grotto

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