L’insonnia è uno dei disturbi più diffusi nel mondo occidentale e colpisce un numero crescente di persone, in prevalenza donne, in forma grave o lieve, cronica o occasionale.
È fortemente invalidante poiché ha ripercussioni importanti sulla sfera emotiva, cognitiva, personale e somatica di chi ne soffre.
I dati statistici riportano che circa il 40% degli adulti ha esperienza occasionale di difficoltà di riposo notturno e tra questi circa il 10% soffre di una forma di insonnia che rientra nella categoria diagnostica dei veri disturbi del sonno (DSM-V).
L’essere umano spende almeno un terzo della sua vita dormendo!
Il sonno è da considerarsi un processo fisiologico complesso che non si traduce in un “arresto dell’interruttore” della nostra mente e del nostro corpo per abbandonarsi allo stato di incoscienza rigenerante; il sonno è infatti un processo attivo durante il quale il nostro corpo e la nostra mente sono impegnati in varie attività vitali.
Numerosi studi, compiuti mediante registrazione dell’attività cerebrale notturna, hanno dimostrato come il sonno sia costituito da diversi stadi, tipi e sottotipi e come tutti siano organizzati in una serie di cicli che si ripetono durante la notte.
È durante il sonno che i nostri tessuti si riparano e che l’attività di alcuni ormoni è alla massima potenza. Ad esempio, l’ormone della crescita nei bambini è nella sua massima attività durante la notte e da qui nasce il detto che “si cresce dormendo”! Vi sono vari esempi di come alcuni processi somatici e fisici avvengano durante il sonno e di come, durante lo stesso, sia presente un’attività mentale, vedi ad esempio i sogni!
Tutti questi parametri ci forniscono importanti informazioni per poter calcolare quella che si chiama efficienza del sonno (ES), che è la variabile fondamentale da valutare nei soggetti con disturbi del sonno ed è il valore percentuale del rapporto tra il tempo totale di sonno e il tempo trascorso a letto.
Emerge come non sia tanto importante il tempo di sonno, quanto piuttosto la sua qualità. Ad esempio, sei ore di sonno continuativo e profondo possono corrispondere a un sonno efficace e ristoratore rispetto a sei ore di sonno su otto trascorse a letto che possono corrispondere invece ad un sonno di efficacia limitata.
Spesso, in chi soffre di insonnia, il periodo di veglia sembra molto più lungo rispetto a quello che effettivamente risulta e questo perché viene sovrastimato il periodo trascorso ad occhi aperti; durante la notte, in assenza di stimolazione e di attività, il tempo sembra trascorrere molto più lentamente.
Ci sono varie forme di insonnia, quelle più frequentemente riportate sono la difficoltà di addormentamento, i frequenti e prolungati risvegli notturni, il risveglio precoce al mattino o la combinazione di più forme. A prescindere dal tipo di insonnia, chi soffre di questo disturbo ha ripercussioni anche durante la vita quotidiana; spesso la sonnolenza limita la capacità lavorativa, relazionale e deprime lo stato d’animo della persona aumentando il livello d’ansia.
La qualità del sonno e le ore di riposo sono molto soggettive e cambiano da persona a persona e possono subire dei cambiamenti anche nel corso della vita, in base all’età e all’influenza dei vari fattori ambientali e sociali.
Dormire bene è comunque un requisito essenziale per il benessere quotidiano.
Ma prima di definirsi “insonni” è utile adottare alcuni accorgimenti che inducono ad affrontare la notte con maggiore serenità e capacità di riposo. Ad esempio: cercare di coricarsi e alzarsi sempre alla stessa ora, non fare lunghe pennichelle pomeridiane, evitare la visione serale di film particolarmente coinvolgenti (esempio film thriller oppure horror), evitare discussioni o affrontare certe prese di posizione proprio prima di coricarsi, evitare l’attività fisica serale e consumare una cena particolarmente digeribile e leggera.
E se ancora gli occhi non vogliono chiudersi… e la mente naufraga fra tanti pensieri che si accavallano inconcludenti e ti portano all’ansia… non esitare a farti aiutare… molte sono le tecniche utili per riconciliare il sonno.
"Di notte ogni cosa assume forme più lievi... più sfumate... quasi magiche..
Tutto si addolcisce e si attenua.. anche le rughe del viso e quelle dell’anima! (Romano Battaglia)
Dott.ssa Nadia Grotto
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