“L’altro comincia accanto a me” ricorda Marc Augè.. e non sono io
Sei sicuro di percepire le cose come chi ti stà a fianco?
Quando hai una convinzione… credi sia sempre la giusta verità… e comunque… esattamente come viene percepita dall’altro
Eppure…
C’era una volta un padre con un figlio ed un asino
Decisero di viaggiare per lavorare e conoscere il mondo
Così partirono con il loro asino e arrivarono al primo paese ma udirono la gente dire: “guardate quel ragazzo quanto è maleducato… lui sull’asino e il povero padre anziano è a piedi che lo sta tirando”
Allora il padre disse al figlio: “non permetto che la gente parli male di mio figlio!”
Il padre fece scendere il figlio e salì lui stesso sull’asino.
Arrivarono al secondo paese ma la gente cominciò a mormorare: “guardate che svergognato quel tipo… lascia che un povero ragazzo tiri l’asino da solo mentre lui stà comodamente in groppa”
Allora il padre e il figlio decisero di salire entrambi sull’asino e di proseguire fino al terzo paese.
Qui la gente cominciò a gridare: “ma non vi vergognate sciagurati? Come fate a cavalcare in due quella povera bestia se insieme pesate più di lei?! Gli spaccherete la schiena!”
Allora, stanchi e affranti di vergogna, decisero di scendere tutti e due e di camminare vicino all’asino.
Arrivarono al quarto paese ma quando si trovarono vicino alla gente non potevano credere a ciò che le voci dicevano ridendo: “guardate quei due idioti… camminano anche se hanno un asino che li potrebbe portare..”
(dal libro “La camicia di Giuha” di Kamal Attia Atta, casa editrice EMI, 1997)
Ricorda… quando giudichi un’altra persona… non dare per scontato che lei veda.. senta e percepisca le cose così come appaiono ai tuoi occhi.
Per quanto le nostre convinzioni cerchino sempre conferma… per quanto sia un dato di fatto la tendenza a conformarsi agli altri...
Non si è mai intrinsecamente o costituzionalmente uguali…
Ognuno di noi sarà sempre “diverso” agli occhi di un altro!
Dott.ssa Nadia Grotto