Cosa pensi sia più convincente... il bastone o la carota?
Tu come fai?
Come fai a convincere tuo figlio/a o il tuo/a partner a cambiare un atteggiamento che ritieni sbagliato?
Il nostro cervello è stato testato anche per questo!
Ecco i risultati…
Da un punto di vista neuroscientifico è stato dimostrato che l’apprendimento avviene più facilmente se supportato da un rinforzo positivo ossia da una ricompensa piuttosto che da una punizione.
Gli studiosi più autorevoli in merito al tema “apprendimento” hanno rilevato che, ogni qualvolta viene offerta una ricompensa positiva all’azione compiuta, tanto più la persona tende a ripetere l’azione stessa.
Quando invece, per far perdere un comportamento appreso in precedenza e considerato sbagliato si ricorre ad una punizione, il comportamento scompare solo temporaneamente per ripresentarsi poi, solitamente a distanza di un po’ di tempo, con maggiore intensità e spesso accompagnato da emozioni negative quali rabbia, aggressività o indifferenza.
Alla luce di queste evidenze scientifiche, quando vogliamo far ricredere su un comportamento che riteniamo errato, quando ad esempio vogliamo educare i nostri figli a cambiare certi loro modi di fare o quando desideriamo che il nostro/a partner cambi atteggiamento nei nostri confronti, è opportuno tenere presente questo modo di funzionare della nostra mente e agire di conseguenza.
La punizione estingue solo momentaneamente il comportamento negativo ma poi lo rafforza e sviluppa nella persona una notevole aggressività, rabbia o un distacco emotivo simile all’indifferenza.
Per eliminare un comportamento che riteniamo sbagliato è più efficace non rinforzarlo oppure rinforzare i comportamenti incompatibili con esso.
Quindi… se tuo figlio o tuo marito è disordinato e lascia scarpe, maglie, libri e giochi ovunque…. può risultare decisamente più efficace un sontuoso elogio nei suoi confronti, un premio o un sentito abbraccio quella rara volta che lascia un po’ “di ordine” piuttosto del solito rimprovero, della solita punizione e di quel richiamo al dovere che già ti ha dato modo di capire che è inefficace.
E se tua moglie grida, impreca, s’affanna a condannarti ogni qualvolta guardi la tua partita di calcio preferita, invece di starci male, tenere il broncio e sbraitare, prova a offrirle un elogio alla sua pazienza e tolleranza, un piccolo gesto d’affetto e di comprensione.. una dolce promessa al dopo partita e chissà… potrebbe anche stupirti e divenire la complice più tifosa della tua squadra del cuore!
Dott.ssa Nadia Grotto
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